In risposta alle parole del sindaco rilasciate alla redazione di città della Spezia.
In tempo di campagna
elettorale nazionale va di moda che anche i politici locali
millantino successi. Non fanno eccezione le recenti dichiarazioni
sull' “accademia del mare” rilasciate dal Sindaco della Spezia.
Riteniamo però
inaccettabile che, parlando di progetti per le aree militari
spezzine, si salti a pie' pari la grave situazione di Marola. Vediamo
grande sfoggio di attenzione per aziende, poli tecnologici e
universitari, ma poche parole per i borghi schiacciati dal muro
dell'arsenale. Così poche, frettolose e vuote da risultare
imbarazzanti.
I Marolini sono stati
tralasciati: è un dato di fatto. Se così non fosse il primo
cittadino sarebbe stato in grado di articolare almeno due, tre frasi
al riguardo.
Dall'iniziale sostegno si
è passati alla totale assenza di appoggio da parte del Comune per la
proposta e la "battaglia" dei Murati Vivi. È bene dirlo
chiaramente.
Un'evoluzione e
un'apertura sulla caserma Duca degli Abruzzi e sull'ospedale militare
sono certo positive, per quanto ancora solo a parole. Ma rimane il
fatto che è la liberazione del fronte mare ad essere centrale per il
futuro della città. Non puntare alla restituzione del litorale è continuare ad adattarsi
nel recinto in cui ci rinchiude la Marina Militare.
In più, evitare
l'argomento centrale del problema aree militari, mentre si
propagandando successi sul tema, è tradire le aspettative e le
richieste dei cittadini, in modo, tra l'altro, grossolano.
Da due anni i Murati Vivi
propongono una restituzione di zone militari che darebbe alla Spezia
e al golfo intero un ulteriore e nuovo canale di sviluppo, dove il
mare e la città siano diretti protagonisti. E il tutto senza consumo
di territorio o di mare, senza perdere un solo posto di lavoro in
arsenale, senza intaccare le "attività" della Marina.
Poche occasioni di sviluppo hanno caratteristiche così positive.
Sarebbe un successo eccezionale per tutti, ma evidentemente un simile
progetto non è nell'agenda degli attuali vertici politici e militari
alla Spezia. Per disinteresse verso i cittadini o per incapacità.
Speriamo di non dover
attendere anche un Comune e una Marina Militare eccezionali per
essere davvero ascoltati, dato che basterebbero istituzioni nella
norma, che fanno il loro dovere.
Murati Vivi
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