sabato 9 febbraio 2013

Marola,procediamo verso la scomparsa.

In risposta alle parole del sindaco rilasciate alla redazione di città della Spezia.
Potete trovare l'articolo di riferimento QUI


In tempo di campagna elettorale nazionale va di moda che anche i politici locali millantino successi. Non fanno eccezione le recenti dichiarazioni sull' “accademia del mare” rilasciate dal Sindaco della Spezia.
Riteniamo però inaccettabile che, parlando di progetti per le aree militari spezzine, si salti a pie' pari la grave situazione di Marola. Vediamo grande sfoggio di attenzione per aziende, poli tecnologici e universitari, ma poche parole per i borghi schiacciati dal muro dell'arsenale. Così poche, frettolose e vuote da risultare imbarazzanti.
I Marolini sono stati tralasciati: è un dato di fatto. Se così non fosse il primo cittadino sarebbe stato in grado di articolare almeno due, tre frasi al riguardo.
Dall'iniziale sostegno si è passati alla totale assenza di appoggio da parte del Comune per la proposta e la "battaglia" dei Murati Vivi. È bene dirlo chiaramente.
Un'evoluzione e un'apertura sulla caserma Duca degli Abruzzi e sull'ospedale militare sono certo positive, per quanto ancora solo a parole. Ma rimane il fatto che è la liberazione del fronte mare ad essere centrale per il futuro della città. Non puntare alla restituzione del litorale è continuare ad adattarsi nel recinto in cui ci rinchiude la Marina Militare.
In più, evitare l'argomento centrale del problema aree militari, mentre si propagandando successi sul tema, è tradire le aspettative e le richieste dei cittadini, in modo, tra l'altro, grossolano.
Da due anni i Murati Vivi propongono una restituzione di zone militari che darebbe alla Spezia e al golfo intero un ulteriore e nuovo canale di sviluppo, dove il mare e la città siano diretti protagonisti. E il tutto senza consumo di territorio o di mare, senza perdere un solo posto di lavoro in arsenale, senza intaccare le "attività" della Marina. Poche occasioni di sviluppo hanno caratteristiche così positive. Sarebbe un successo eccezionale per tutti, ma evidentemente un simile progetto non è nell'agenda degli attuali vertici politici e militari alla Spezia. Per disinteresse verso i cittadini o per incapacità.
Speriamo di non dover attendere anche un Comune e una Marina Militare eccezionali per essere davvero ascoltati, dato che basterebbero istituzioni nella norma, che fanno il loro dovere.
Murati Vivi



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