martedì 14 maggio 2013

Università in pericolo!

Il manifesto degli studenti

Gli studenti di Ingegneria nautica alla Spezia si stanno movimentando: vogliono impedire che il loro corso venga chiuso, perché qui da noi ci sono tutte le potenzialità per valorizzare espandere ed evolvere uno studio universitario che già ora risulta di livello internazionale. Perché è un assurdo far crescere qui una realtà così positiva per farla approdare via da Spezia in strutture meno avanzate e meno collegate a sbocchi lavorativi.

Una questione che riguarda anche le zone militari: da tempo la caserma Duca degli Abruzzi è stata individuata come il luogo adatto per una migliore sede universitaria. E sotto elezioni, sui giornali si leggeva della creazione di un'Accademia del Mare: oltre un'ala della caserma, alcuni spazi dell'arsenale si sarebbero aperti per offrire laboratori agli studenti.
Ottimo, anche perché è un perfetto punto d'incontro: i giovani sono il futuro e in questa città il futuro è oltre i muri militari. In un colpo solo - due passi avanti (dei molti da fare), alla faccia dell'immobile scenario che perdura da decenni, mentre il resto del mondo corre.
Basti pensare all'effetto ricostituente per il centro cittadino di una caserma vuota riconvertita a sede universitaria.  Ma tutto questo ora rischia di sfumare.

L'ala transennata della caserma Duca degli Abruzzi: cade a pezzi.
Una certa politica in confusione, che voleva trattenere a forza la portaerei Cavour per il suo solo equipaggio base (450 persone), oggi assiste inerte all'eventuale fine di Ingegneria nautica frequentata da più di 700 studenti. E, tanto per farci un'idea delle proporzioni, l'arsenale dà lavoro a circa 800 persone.

A Spezia i processi evolutivi si arenano, come per pessima tradizione. E gli unici che possono cambiare la tendenza sono gli spezzini, oggi, al fianco di studenti che arrivano qui anche da ogni parte d'Italia e del mondo. 
Da troppo tempo siamo abituati a pensare che “ghe penseà quarcün”, che “o faà quarcün autro”, ma la realtà è che non ci penserà e non lo farà nessun altro, se non noi cittadini.
Ognuno la sua (relativamente) piccola parte.

Giovedì alle 10.00 in piazza Brin: manifestazione per salvare l'università alla Spezia, ma, a ben vedere, per salvare tutta la città.



Nessun commento:

Posta un commento