L'estate è un stagione bellissima,le famiglie vanno al mare e la città piano piano si svuota di tutto.
Poi in una giornata inizio settembre mi ritrovo tra le mani una copia di un giornale,non uno qualsiasi.
Mi appare davanti questo mega articolo,di due pagine con tanto di inserti e miniriquadri carini,tutto all'occhio del lettore.
Poi,dopo,inizi a leggerlo,lo leggi tutto,bene e tra il trambusto delle cifre e l'anacronismo delle parole ti incazzi disperato.
Sempre mantenendo un certa educazione e rispetto verso le idee altrui mi preme analizzare alcuni passaggi che hanno BISOGNO di un contraddittorio.
Anche noi ci prendiamo il nostro lungo spazio...nel nostro spazio....
Non voglio riportare ogni singola parola,sarebbe noioso,quindi mi limiterò a trascrivere le frasi salienti di questo show necessario a mantenere le distanze tra le persone e l'istituzione della Marina Militare.
''Nonostante le difficoltà finanziarie e strutturali l'arsenale della Spezia ha dimostrato di essere uno stabilimento vivo e vitale che ha fronteggiato con tempismo ed efficacia tutti i bisogni di manutenzione delle navi a carico della base spezzina''
Allora l'articolo incomincia elogiando l'effettiva operatività della base.
Ascoltando e guardando poi la realtà si scopre che maggior parte delle manutenzioni eseguite sono portate a termine da ditte in appalto,appoggiate dal personale dell'arsenale.
Personale che lamenta (c'è chi gli va bene cosi') la scarsa mole di lavoro delle officine, la pessima qualità degli utensili e delle macchine operatrici,qualcuno parla anche di scarse condizioni di sicurezza,ma facciamo finta di niente.
Aggiungiamo anche quello che vedono i nostri occhi ora,guardiamo i bacini di San Vito dove non si muove una foglia,guardiamo la parte davanti a Marola dove sono presenti i moli varicella,qualche macchina passa qualcuno gioca con l'eco e si incammina verso l'uscita.
Non riesco a vedere la vitalità nemmeno nelle parole di qualche povero marinaio costretto a dormire in caserme allo sfascio senza riscaldamenti.
Ah,la Cavour grazie a Dio è stata fatta alla Fincantieri.
''I dipendenti negli ultimi anni sono passati da 950 a 850,l'età media è di 52 anni''
Qui mi veniva un pò da ridere,perchè questa frase ha contraddetto gli articoli precedenti di altri personaggi, ora in pensione, che affermavano che all'interno dell'arsenale lavoravano migliaia e migliaia di persone tra personale civile e militare.
Non si poteva nascondere ancora la realtà,ormai l'arsenale è sulla bocca di tutti.
Inoltre dovè andata la famosa formula formazione-lavoro che istruiva alcuni ragazzi della città con l'obbiettivo di integrarli poi in futuro dell'organico della base.
Sfortuna vuole che un mio amico era uno di quelli.
Qualche anno fa, qualcuno si pavoneggiava, sempre su questo giornale, per l'ottima soluzione trovata.
Poi,silenzio.
''Posso assicurare che la questione è all'attenzione delle massime autorità politiche e che la M.M. sta svolgendo con determinazione il suo ruolo propositivo''
Il ruolo propositivo della Marina mi rimaneva un pò in gola,non capivo bene in che frangente la M.M. è stata disponibile a parlare a confrontarsi su i problemi del cittadino.
Tutti i partiti politici che abbiamo incontrato (Quasi tutti) ci hanno sottolineato la scarsa quantità di informazioni disponibili e la condivisione per la protesta.
Tengo a sottolineare che la Marina non può incontrare o avere rapporti diretti con forze politiche che non rappresentano un'istituzione.
Ma il cittadino?quello che vive attorno al tuo muro?quello che sopporta tutta la vitalità della base?
Con questa frase si faceva riferimento all'incontro con tour de forcer marito di mamma A.P. dove le proposte erano intime,dove nessuno sapeva niente?
No,forse con ruolo propositivo si riferivano a quando l'ammiraglio nuovo di pacca,appena sbarcato a La Spezia parlava di tombare con del cemento la discarica di Campo ferro a Cadimare.
Onestamente la determinazione la vedo ma il ruolo propositivo un pò meno.
''Nessun altro soggetto,pubblico o privato ,possiede conoscenze e risorse umane esperte capaci di organizzare ,pianificare e seguire le attività tecnico amministrative necessarie ad una flotta cosi' diversificata e in certi settori vetusta,ottenendo a parità di risorse analoghi risultati''
Non vogliamo mettere in discussione la capacità tecnica del personale dell'arsenale,bensi' viene spontaneo chiedersi a che punto stà la capacità organizzativa se ci accorgiamo che un manipolo di cittadini riesce a far spostare bettoline marce da un bacino all'altro tramite una piccola protesta.
Continuiamo a chiedercelo quando vediamo una ruspa che continua a spianare terra dove doveva sorgere l'ipotetico parcheggio della Portaerei Cavour che non arrivò mai sulle bellissime banchine dell'arsenale.
Qualcuno avrà avvisato il ruspista che il parcheggio non esiste più?che se rimane li si prende tutto l'amianto delle due abnormi navi in disarmo appoggiate a svernare a Marola?
Avete mai visto una foto satellitare dell'arsenale?Si contano più di venti depositi di materiali esposti alle intemperie,senza contare le strutture fatiscenti e la chiesa storica utilizzata come magazzino.
Organizzazione,andrò a vedere anche questa parola sul vocabolario.
''Non credo in ricette miracolose,nei facili e a volte affascinanti slogan.''
''Non credo altresi' che si possa rilanciare il settore senza il nostro profondo coinvolgimento''
Questa parte è quella che mi ha dato l'impeto e la determinazione a scrivere,sommersi,profondamente, tra un mucchio di parole ci sono anche i Murati Vivi e i loro slogan fuori luogo,i noiosi saltimbanco i ragazzacci di quartiere.
L'indifferenza e l'importanza espressa in questa mini frase riassume tutto l'articolo,ossia,che i privilegi,i ricatti i giochi e le dimostrazioni bellicose sono necessari per mantenere l'egemonia della Marina sulle decisioni da prendere verso la vita del cittadino,distruggendo infine la VERA prospettiva di sviluppo nelle aree abbandonate dell'arsenale militare.
Qualcuno deve capire però che è troppo facile riempire una pagina di giornale,proponendo dati e promesse senza cercare di capire che l'arsenale va ridimensionato non solo per comodità organizzativa ma, anche per salvaguardare la storia , la tradizione e la vita dei paesi che subiscono le conseguenze del muro.
D'altra parte un marinaio cosa ne può sapere di sviluppo?di urbanistica?di ambiente?
Noi non siamo scienziati ma abbiamo come obbiettivo quello di far partecipare il cittadino e farlo esprimere.
P.S. Prima che questo intervento venga strumentalizzato e usato per attaccare i lavoratori dell'arsenale,avvisiamo,per prevenire fraintendimenti che abbiamo massimo rispetto e stima di chi lavora con fatica e determinazione all'interno della base per garantire un servizio efficente.
Noi parliamo di Dismissione di aree non utilizzate e non della chiusura dell'arsenale.
I murati vivi ci sono e ci saranno sempre.
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