sabato 4 febbraio 2012

Roba Nostra

L'altro giorno camminavo sotto il muro,nei giorni freddi di neve guardavo affascinato i tetti dei capannoni bianchi e i disegni spettacolari che il ghiaccio forma sulle pareti fredde del muro che mi guarda.
Poi,stop,la vena poetica si esauri' e ancora una volta,nel freddo porco della strada, mi sono incazzato.
Mi sono incazzato per i mesi in cui ci siamo persi, le brutte notizie, le brutte faccende e la  delusione scandalosa per l' indifferenza dei capi che continuano a nascondere la bella città nella città.
Questa volta però,sinceramente,ero incazzato con me e con voi perchè non abbiamo saputo mantenere l'orgoglio e la determinazione necessaria per sopire qusto muro e per intrappolare ogni singola particella di amianto che vaga nei carugi gelidi del paese.
Parlo di orgoglio perchè qui si malmena la dignita e il rispetto  per le nostre vite e per il nostro futuro.
Ho imparato sulla mia pelle che lavorare insieme è l'anima dei Murati Vivi,condividere la rabbia e la solitudine ogni volta che pensiamo al filo spinato.
Poi,dopo, ho relizzato  che lavorare insieme è una cosa difficile.
A quel punto sempre sotto quel cristo di muro, ho deciso di ripetere quello che stiamo stupidamente tralasciando,su questo blog che ormai ha raggiunto la quota di cinquemila silenziosi.
Questo è un parere personale che rivolgo a chi sente quell'impeto noioso che ci stimola il cervello sentendo il rumore di un generatore di una belin di nave Cilena appena arrivata.
Lo rivolgo anche a chi dopo qualche ora di generatore ha scoperto che la nave da guerra non poteva attaccarsi alla banchina perchè l'attacco del cavo di alimentazione è diverso da quello italiano.
Inizio anche a pensare che la politica di Spezia sia effettivamente tutta un gran bordello dove tutti beciano standosi sulle balle.
Negli uffici dei burocrati si parlavadi ''Scomparsa dei Murati Vivi'' e il dolore nel sentire questi omaccioni gridare alla vittoria mi torceva le budella.
Poi dopo pensavo alla nostra inesperienza, alla nostra età e al grosso casino che comporta vivere.
I Murati Vivi sono ragazzi,questo mi sollevava da qualasiasi dispiacere nel guardare quel cesso di nave cilena e pensare al vecchietto di marola che prende un po di valium per dormire sereno.
Abbiamo pagato il nostro entusiasmo centesimo per centesimo senza pensare al risparmio,utile per questi mesi di crisi,totale.
Tengo a sottolineare che le promesse e le illusioni dei Signori di Spezia hanno indebolito la nostra fantasia  assorbendo informazioni e consensi per poi lasciarci andare a un destino funesto.
Ma forse è proprio li che vi sbagliate, pensavo ridendo,per strada, immaginando il vassallo felice di aver soffocato la rivolta,vi sbagliate perché i Murati Vivi nella loro lentezza organizzativa continuano il loro percorso,sputano ancora sul muro ogni volta che lo incrociano e perdono il solito tempo a discutere sul perché due ciarpami spaziali di navi dell'anteguerra devono stare a marcire a Marola,davanti a una scuola elementare e davanti a dei cittadini censurati fisicamente.
C'è chi fa finta di niente,a loro vorrei parlare,vorrei dire che qualsiasi scusa per non partecipare rimane obsoleta a confronto della pesantezza del problema REALE,il muro.
C'è bisogno di confronto,non con i partiti ma con la gente,quella gente che un anno fa al freddo del centro  firmava e bestemmiava guardando le foto della base Navale all'avanguardia,una base che deve essere ridotta per esigenze UMANE e non STRATEGICHE.
La neve intanto,mentre compongo questo discorso,si sta sciogliendo e dai rami iniziano ad uscire i primi boccioli di primavera,che diventeranno foglie e poi fiori.
Mi piace pensarlo così' il nostro futuro,mi piace immaginarmi difronte al mare con tutti i miei amici incantati dal riflesso persuadente dell'olio di una bettolina o estasiati dall'incredibile quantità di sculture di arte moderna lasciate li a prender freddo.
Saremmo comunque difronte al mare,non a cercare consensi bensi pale con cui pulire la nostra terra.



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