venerdì 15 giugno 2012

Un Ponte sul Nulla


Lo spazio a mare alla Spezia è finito da anni. La dimostrazione è nell'idea stessa di porto mirabello: per costruirlo si è dovuto interrare il mare, quasi un'isola artificiale. Perché non si trovava costa, molo, riva dove poter fare un porticciolo. E in realtà il nostro golfo è pieno di banchine, moli e rive vuote. Ma sono in uso alla marina militare... "in uso" è una parola grossa, l'attività più intensa è stata scaricare rifiuti speciali a Campo in Ferro.

Così il porto mirabello è sorto sostituendosi al mare, con lavori lunghi e costosissimi, tra lo pseudo-arsenale e il circolo ufficiali. Ma non è una posizione comoda, arrivarci tra il muro dell'arsenale da un lato e il recinto del circolo dall'altro è claustrofobico e la puzza di fogna dà il colpo di grazia.

Situazione assurda: una città di mare che per tentare di viverlo deve interrarlo. E anche una volta che si arriva a questa scelta estrema, sostanzialmente autolesionista, le zone militari continuano a stare in mezzo, frammentando e allungando i percorsi verso il mare, rendendoli scomodi e orrendi.
Presto ne avremo il sintomo più evidente: un ponte. I ponti servono a superare gli ostacoli. Altrove si devono passare fiumi, burroni. Da noi si devono superare i militari. Il loro ostinato posizionamento sul mare è l'ostacolo per Spezia, il burrone da saltare.

Si è arrivati anche a questo. Spendere e spandere, far ponti quando è molto più semplice rivedere la disposizione delle zone militari. Ma i gallonati non vogliono spostarsi, lì ci stanno bene, loro il mare ce l'hanno, preso togliendo costa a tutti per 'ragion di stato'. Motivi 'superiori'. Infatti il ponte è stato pensato per non ledere in alcun modo l'attività strategica che lì impegna le menti con le stellette: le barche a vela del circolo. Senza trascurare l'attività mangereccia: una delle migliori della "realtà" militare italiana. È per questi irrinunciabili compiti in difesa della Patria, a spese del contribuente, che si dovranno spendere altri cinque milioni per il ponte. Costosetti questi ufficiali.

Così mentre l'ammiraglio Toscano dichiara alla stampa che c'è un nuovo patto tra città e marina, noi vediamo mettere in piedi il monumento all'incompatibilità e al contrasto che la marina militare vuole con Spezia, la città raggiungerà il mare interrato facendo i salti mortali: un simbolo del menefreghismo verso i cittadini e dell'imposizione di una presenza militare non giustificata dai fatti, attaccata all'accaparramento di costa a danno degli abitanti e cieca al cambiare dei tempi.

Sarà una bella testimonianza, tangibile e ben visibile di questa pessima mentalità. Un vero e proprio monumento che illustrerà la storia recente della presenza della marina militare alla Spezia. A imperitura vergogna.

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