"Carnevale NBC", perché da noi a
carnevale si indossano costumi strani e si fanno sfilate di materiale detto NBC
(nucleare-batteriologico-chimico).
La Marina Militare,
come sempre, si smarca dagli eventi: loro hanno soltanto fornito l'appoggio
logistico, mezzi, moli. L'operazione non era della Marina. E quindi non era compito loro quello di preoccuparsi di avvisare la popolazione
di un carico pericoloso, né quello di dare spiegazioni di nessun tipo.
Sono lì per difenderci, in
teoria, ma quando c'è da farlo se ne lavano rapidamente le mani.
Ma questa negazione
di responsabilità ci dice altro: la notte di lunedì 3 sotto le case della
gente, tenuta all'oscuro, non è passato un carico di esplosivi convenzionali,
da sempre trasportati con disinvoltura e una dose richiesta di coraggio,
precauzioni e capacità alla portata perfino della Marina Militare spezzina.
Si tratta
indubbiamente d'altro, e le voci corrono: materiale chimico o nucleare, forse
Cesio 137, radioattivo e cancerogeno, addirittura si parla di Plutonio,
radioattivo e altamente tossico, o, forse peggio ancora, di armi chimiche.
Di gravissimo c'è che
si facciano certi trasporti a ridosso delle case. Di incredibilmente grave c'è
che nessuno sia stato avvisato: se qualcosa fosse andato storto, nulla - nulla! -
avrebbe potuto evitare la contaminazione di case e persone. E pensiamo che sia
diritto di chiunque decidere se affrontare un simile rischio, o proteggersi
oltre ogni possibile dubbio allontanandosi o allontanando i più piccoli. Siamo
stati costretti a vedere sfilare un carico simile senza avere la possibilità di
proteggere noi stessi o almeno i bambini. Quale malinteso senso di autorità ci
ha privato del diritto di decidere per la nostra salute e quella dei nostri
cari? Quale arroganza ci ha privato dell diritto di sapere cosa ci viene fatto
accadere attorno?
Fuori da ogni
concezione, poi, i silenzi omertosi delle istituzioni. Alla Marina ci siamo
abituati, ma spicca la new entry della prefettura, evidentemente informata nei
dettagli: dichiara che non dichiarerà nulla. Un ottimo modo per distruggere la
credibilità e l'affidabilità della prefettura da dentro, con quel pizzico di
ridicolo che non può mancare.
Il sindaco, invece, è
ormai noto per gli sbagli che capirà in ritardo, ma che non ammetterà. Pertanto
le aspettative corrispondono al quadro delle avvilenti dichiarazioni: non sa
nulla perché i sindaci vengono informati solo in caso di rischio per gli
abitanti. E quindi Federici deve aver dedotto al volo che non c'era nessun
rischio. Tra tre mesi, gli sarà chiaro l'inghippo.
Ma sono silenzi che
dicono di peggio: stanno zitti perché vogliono ripetere la bravata, oppure il
carico e il modo in cui è stato gestito hanno caratteristiche inconfessabili.
Ma ciò che è inconfessabile è anche incompatibile con le istituzioni.
Quindi o certa gente
si dimette - e al volo - o le stesse istituzioni imploderanno da dentro. Chi
potrà più relazionarsi seriamente con rappresentanti di omertà e non dello
Stato?
Nel contempo dovrà
venire fuori per chi e cosa si trasportava, con dovizia di dettagli e
documenti. Fondamentali i documenti. Perché ormai la fiducia è rotta. E l'unica
carta per recuperarla è solo la trasparenza, quella fatta bene, s'intende.
Questo sì che è un
vero carnevale, con maschere incredibili: il militare di marina che non c'entra
mai nulla ma collabora a traffici di scorie o chissà che, il prefetto con la
bocca cucita, il sindaco imbelle. Ce n'è abbastanza per il lancio turistico. E
non scordate la maschera antigas, ma col filtro giusto! Se no è inutile.
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