martedì 7 dicembre 2010

Perchè questa iniziativa è molto importante?



Cari amici vorrei porvi e pormi questa domanda e provare a rispondere non con vedute politiche o spicciole della questione,qui si tratta di buon senso.
I grandi capi che ''gestiscono'' questa nostra realtà dovrebbero trovarsi nelle condizioni di valutare il senso di questa necessità,perché un ragazzo deve avere il diritto di possedere il suo mare,creare prospettive più concrete con il suo territorio e infine eliminare il pericolo per la propria salute e per quella delle generazioni future.
Non c'è grande discorso politico o promessa che possa spiegarvi a fondo l'impegno necessario che dobbiamo seguire per fare valere i nostri diritti,non voglio farne una questione romantica,ma ahimè,l'unica cosa che riteniamo fondamentale è il toccare per un secondo la vostra sensibilità sulla questione.
Siamo obbligati sottostare a determinate regole che minano la nostra vita e siamo costretti a respirare davanti a queste zone piene di amianto,perché i nostri figli non potranno usufruire di tali spazi per una crescita più sana e giusta e infine perché questi paesi non posso ritornare a respirare un'aria  di mare che da cent'anni ormai è scomparsa?
Non vogliamo parlare solo di cose concrete,avremo tempo per creare progetti e consolidare speranze ,noi ora, ci impegniamo solamente a cercare di trasmettere qualcosa di umano.
Nessuno hai mai affermato che l'arsenale militare deve essere eliminato o sepolto o che i suoi dipendenti devono essere licenziati  e tanto meno rinnegare una realtà storica così importante e, chi con poco rispetto ci mette in bocca queste parole vuole solo creare un contrasto tra persone normali,tra persone che faticano per il loro lavoro e per la loro famiglia.
Io che scrivo,tengo a precisare che il mio mare lo vedo e lo tocco a ogni ora del giorno e nessuno mi obbliga a portare avanti questa protesta scrivendo queste cose ma, quello che mi  coinvolge sono le speranze di amici e conoscenti che non hanno la mia stessa fortuna, ed è profondamente giusto combattere per questo sopruso che si trasforma in un muro grigio come le navi da guerra,oramai vecchie,che riposano immobili.
Vorrei trovarmi di fronte un grande capo per sapere dalle sue mostrine luccicanti cosa davvero lo porta a valutare questa necessità della gente con tanta indifferenza,perché ti ostini a darci risposte riciclate confondendo i confusi con movimenti furbetti all'interno della tua grande base,perché non esci dal tuo ufficio e ti guardi intorno,vorresti davvero vivere dietro a un muro coperto da filo spinato?vorresti portare sull'altalena i tuoi figli mentre un radar a pochi passi ,che dovrebbe difenderci da fantomatici attacchi, continua girare silenzioso con conseguenze sconosciute?
Ti vedo già pronto a controbattere qualsiasi offesa,con in mano risposte fasulle che parlano di grandi importanze strategiche e di progetti futuri che riempiono d' orgoglio,ma nel tuo piano strategico hai incluso anche la responsabilità e le conseguenze di tali affermazioni?Quanta gente dovrà scoprire che ha i giorni contati,quanti ragazzi dovranno passare le loro serate tra un muro e una strada e infine perché questi ragazzi non posso avere la possibilità di godersi il luogo dove sono nati e dove cresceranno?
Sono certo della tua reazione,ci accuseresti e negheresti con qualche scusa, inseguito da qualche povero marinaio fintamente indaffarato a portarti una borsa piena di prove,piena di alibi inattaccabili e gonfia di parole non tue.
Il gruppo murati vivi non nasce per dichiarare una guerra come voi sperate,ma cresce per porre queste domande anche alla gente che ha un briciolo di umanità, gente che magari ha perso le speranze per il vostro vociferare e per l'impressione di grandezza che date mentre siete seduti sopra a quel muro.
Tutto questo è ingiusto perché omettete l’importanza che hanno avuto tali persone per l’arsenale e non dimenticatevi che è grazie alla città e ai paesi che avete potuto realizzare flotte e palazzine ma,ora che la realtà è cambiata dovete restituire un po’ di quel sudore che avete richiesto quando eravate i protagonisti della scena.
Ci chiamerete dissidenti,comunisti,terroristi,pacifisti,esaltati e furfanti ma noi non siamo niente di tutto questo,abbiamo solo a cuore il nostro futuro e la nostra salute e nessuno mai potrà deviare la convinzione che voi non avete il diritto di mettere parola a questi due fondamentali.
Ogni tanto mi chiedo con assurdità se i vostri tetti di capannoni vuoti e le vostre discariche hanno fatto più morti che gli abnormi cannoni che vantate dalle vostre splendide fregate,ma questo è buon senso? Bisogna essere dei filosofi o dei grandi scrittori per recepire questa realtà?
Non credo,dopo queste domande mi auto rispondo con delusione che a voi non importa delle file negli ospedali,delle prospettive cupe che i ragazzi hanno in questa città e del lordume che avete scaricato per mare e per terra per anni,non vi siete nemmeno premurati di chiedere scusa pubblicamente alla gente che si è vista portare davanti alle proprie  finestre materiali pericolosi e assassini e mai vi verrà in mente di scaricarvi di tale peso.
Non vi preoccupate, saremo ben lieti di far conoscere le tante cose che avete occultato e di rispondervi con i numeri,con i consensi e  movimenti,non di bettoline o barchette arrugginite,bensì movimenti di persone che sono stufe di vedervi padroni di aree fintamente utilizzate e mal gestite,noi crediamo in questa cosa e ci dispiace pestarvi i mocassini, appena lucidati da qualche povero arsenalotto, incatenato da ricatti,che  incontrate per strada.
Il gruppo si impegna con calma e fermezza nel farvi sapere che siamo guidati,non dai politici da strapazzo o dai partiti strapazzati bensì' dal sentimento,da una voglia irrefrenabile di riappropriarci di ogni singola speranza che vaga sola tra una discarica a cielo aperto e un filo spinato ormai obsoleto che vi protegge dal niente,noi apriamo le porte di una collaborazione,voi aprite i cancelli per parlarne?

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