lunedì 13 dicembre 2010

Una città di buon senso

La raccolta firma ha portato agli esiti sperati,avevamo paura dell'indifferenza delle persone,ci preoccupavamo della campagna confusionale che è stata portata avanti da politici e sindacalisti riguardo ai nostri obbiettivi.
E' stato gratificante per il gruppo e per le singole persone che lo compongono vedere che la gente era interessata a quello che dicevamo, a tutte le nostre spiegazioni balbettate di giovani inesperti nell'arte dell'oratoria,abbiamo avuto tanto coraggio e ci siamo impegnati a fondo per condurre una raccolta firme efficace e non obsoleta.
In un fine settimana gelido di dicembre siamo riusciti a consegnare cinquemila volantini e a raccogliere quasi mille firme  e, siamo consapevoli di questa grande risposta che ha reso dei ragazzi normali i protagonisti di una speranza di cambiamento, non solo economico, ma anche sociale,siamo importanti come i grandi partiti o i politici che li governano,questo è un risultato che non ci aspettavamo.
Vi abbiamo fermato mentre frettolosamente facevate qualcosa,abbiamo cercato di parlarvi di spiegarvi la nostra situazione e di imprimervi per un secondo le speranze che portiamo dietro ai nostri discorsi,spesso, liquidati con indifferenza e risposte  ingiuste che non hanno placato i nostri animi infreddoliti.
Un semplice gazebo si è trasformato in un ''incontro'' ed è stato bellissimo vedere come l'interesse di tanti cittadini è stato stuzzicato dalle nostre parole,dalla necessità di confessarvi il disagio che proviamo nel guardare un muro ricoperto da filo spinato.
Grazie dunque per aver tirato fuori un documento e aver scritto il vostro nome o per aver messo qualche spicciolo in una cassetta pitturata con pennarelli,grazie per aver parlato con indignazione guardando delle foto appese e, infine grazie per esservi accorti che la situazione che viviamo raccoglie pienamente temi che riguardano la vostra città.
Vi confesso che l'entusiasmo non è mai mancato,nel montare un gazebo e nello smontarlo,abbiamo continuato a sorridere anche quando i giornali pubblicavano articoli che affievolivano le speranze,ma voi ''cittadini''come d'altronde altre persone dei paesi  avete cancellato ogni attacco alla nostra manifestazione.
La nostra battaglia non finisce qui,non bastano gli entusiasmi per buttare giù un muro,questo era l'antipasto di una lunga cena a cui partecipano tutti,presto o tardi sarà l'ora di portare in tavola il dessert e di dimostrare che la nostra battaglia è guidata dal buon senso ma,ora bisogna concentrarsi nella preparazione della prima e della seconda portata.

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